Gil
- 30/01/2018 14:59:00
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Cè un tocco magistrale nel commento di Far Arden, sia per bellezza espositiva che per interpretazione contenutistica; tuttavia, come accade sempre con ogni grande poeta, mai in ununica voce potrà esserne contenuta la ricchezza di splendore e di senso. Per quanto laccentuazione erotica sia presente ed esplicita, il tono, lo stile, il lessico maggiore la scelta dellimmagine alienano i sensi dal terreno infecondo di unautoreferenzialità per elevarsi appunto a quel naturismo cosmico di impronta spirituale ovvero la riconduzione del tutto allUno; ma qui cè qualcosa in più: cè il raffreddamento dellincandescenza del centro focale ed intimo del poetante, sì geniale e capace di talento da "restringere" la incontenibile fluvialità del verbo, altre volte lasciato scorrere tra sponde più mobili e di fattura meno progettuale, per consegnare lintimo vissuto e rielaborato fino al silenzio di ogni immaginato, al lettore che, come la poeta, si farà obbediente nellascolto della stessa intima sorgente, in una casta e condivisa obbedienza; perché la grandezza della Narimi è anche in questa sua purezza che di nulla, in scrittura e credo vita, si lascia contaminare.
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